Accesso abusivo ad un sistema informatico
Cass. pen., Sez. V, 17/05/2021, n. 26530
In tema di reati contro l’inviolabilità del domicilio, l’accesso ad un sistema informatico è da considerarsi abusivo e, in quanto tale, riveste rilevanza penale, solo ove sia ontologicamente inibito perché incompatibile con le mansioni del dipendente, circostanza che ricorre, da un lato, quando si ritiene che vi sia stata l’obiettiva violazione delle condizioni e dei limiti risultanti dalle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne l’accesso, compiuta nella consapevolezza di porre in essere una volontaria intromissione nel sistema in violazione delle regole imposte dal “dominus loci”, e dall’altro che l’attività asseritamente abusiva abbia avuto ad oggetto un atto proprio del dipendente, compiuto nell’esercizio di una legittima prerogativa.